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Descrizione

La vulgata popolare secondo la quale “All’Aquila non è possibile andare in bicicletta” è totalmente infondata. Se il clima in inverno può essere un ostacolo (come peraltro in tutte le città italiane) non lo è, o almeno non lo è in parte, la pendenza del terreno.

La leggenda metropolitana secondo la quale “sono tutte discese e salite” è infatti solo parzialmente corrispondente al vero. Ci sono falsi piani affrontabili in bicicletta con estrema facilità, e in generale la zona ovest della città (la prima periferia a ovest) è morfologicamente predisposta a sistemi ciclabili e pedonali. Dettaglio non da poco, considerando che la maggior parte della popolazione dell’Aquila vive in quelle aree.

La proposta è semplice quanto ambiziosa: costruire due piste ciclopedonali che rimarcherebbero nei rispettivi percorsi la SS17 (dalla stazione ferroviaria di Sassa fino all’inizio di viale Corrado IV) e la SS80 (dall’incrocio con la frazione di San Vittorino fino all’inizio di viale Corrado IV). Una volta giunti su viale Corrado IV i due percorsi si unirebbero in un unico percorso lungo via XX Settembre e fino alla Villa Comunale, e quindi all’accesso con Corso Federico II.

Si badi bene che i percorsi proposti sono (quasi) interamente in piano, e anche quando si trovano parti in pendenza, non si raggiunge mai il 5% della stessa. Sarebbe un’opportunità incredibile per il progresso in termini di mobilità, ma anche un’opportunità per i turisti. Come comunità non dovremmo farcela sfuggire, così come è stato fatto in occasione dell’ampliamento di viale Corrado IV. Allora, infatti, si sarebbe potuto approfittare della “rivoluzione” pianificata in quell’area per fare un progetto diverso da “un’autostrada a quattro corsie” che siamo costretti a subire oggi.

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