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Descrizione

La necessità è trovare un equilibrio tra la pedonalizzazione del centro storico (sacrosanta) e l’accessibilità allo stesso da parte dell’utenza, volta a non penalizzare principalmente le attività commerciali che con audacia hanno aperto all’interno delle mura.

Per fare questo occorre innanzitutto un ingrediente politico essenziale: il coraggio. Ci vuole coraggio infatti per poter predisporre un piano parcheggi rivoluzionario, perché altrimenti si rimanderà sempre il problema, livellando il dibattito e soprattutto la qualità della vita della comunità (sia essa del centro o della periferia) al ribasso.

La proposta è la creazione di quattro aree parcheggio ai margini delle mura cittadine, come accade nella maggior parte delle città medie storiche del centro Italia (esempi eclatanti sono Perugia, Orvieto, Todi). Le aree parcheggio dovrebbero poi essere provviste di ascensori/funi/scale mobili in grado di garantire un semplice e veloce accesso al centro cittadino da parte degli utenti pedoni.

Dove? Nell’anello naturale intorno al centro cittadino, che con un’ulteriore dose di coraggio potrebbe anche essere trasformato in un vero e proprio “raccordo anulare aquilano”, ossia quello formato da viale della Croce Rossa, via Strinella, via XX Settembre e viale Duca degli Abruzzi. Un’area parcheggio per ognuna di queste vie sarebbe l’inizio di un piano parcheggi coraggioso.

Per semplicità, si può indicare il punto dove sarebbe possibile costruire un’area parcheggio con ascensore verso il centro: sotto le mura, all’altezza di Porta Branconio, non lontano dall’innesto con il quartiere Valle Pretara. In questo caso, poi, ci troviamo in un’area (viale della Croce Rossa) dove l’accumulazione delle acque meteoriche è come noto importante. Si potrebbe pertanto dotare il parcheggio di cisterne sotterranee per la raccolta delle acque, contribuendo al risparmio del Comune (e allo spreco dell’acqua) in caso di innaffiamento del verde pubblico. Non è fantascienza, sono numerosi gli esempi di parcheggi pubblici con cisterne di raccolta delle acque piovane in Italia, innumerevoli in Europa. Si può fare.

 

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