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Unnamed Road, L'Aquila, Abruzzo 67100
Descrizione

Quella che segue è solo una breve sintesi di un’idea progettuale di valorizzazione e regolamentazione del territorio dei monti Aquilani.

Dopo il terremoto della città dell’Aquila l’area della Madonna Fore è diventata il luogo di ritrovo e di esercizio fisico per molti cittadini. L’area è sempre piena sin dalle prime ore della mattina fino a tarda serata. Già sono stati eseguiti interventi di illuminazione e sistemazione della pavimentazione con arredi e opere d’arte.

La bellezza dei luoghi, l’armonia dei suoni naturali, l’aria pura hanno affascinato da anni e continuano ad affascinare molti Aquilani di tutte le fasce d’età.

La gran parte di questi passeggiatori si ferma però al termine della salita che porta alla Madonna Fore (la chiesa della Madonna Addolorata fuori le Mura della Città), in molti non si avventurano per i molteplici sentieri che da essa si diramano perché non hanno consapevolezza di dove portano e perché ricchi di incroci di difficile memorizzazione.

Un’altra importante direttrice per l’accesso a tali monti e quella di via Francia a Pettino, da qui si diramano trekking leggermente più impegnativi, ma sempre senza nessuna difficoltà tecnica tipiche dell’alta montagna.

Quello che si propone con questo progetto è una completa mappatura degli oltre 200km di sentieri che incidono nell’area compresa tra San Sisto, Pettino, Cansatessa, Arischia e Collebrincioni, i cosi detti Monti Aquilani.

Oltre al censimento, alla tracciatura con appositi cartelli ed alla realizzazioni di pannelli illustrativi delle varie direttrici, si rende necessario anche una attenta regolamentazione dell’utilizzo degli stessi.

In questa momento, grazie all’esplosione delle E-bike, si sta vivendo una generale riscoperta anche da parte dei ciclisti di questi luoghi. Su alcuni sentieri la convivenza con gli escursionisti a piedi-speso con animali al seguito- inizia a generare qualche incomprensione. Inoltre alcuni sentieri più delicati (ripidità del terreno, sdrucciolevole fondo, canalizzazione delle acque piovane) se utilizzati dalle biciclette, rapidamente scompaiono trasformandosi in grossi canali segnati da profondi solchi.

Ebbene il progetto vorrebbe cercare di risolvere anche questo aspetto individuando aree “no bike”, ed altre invece accessoriate/personalizzate per le bike.

In verità esistono già alcuni segnali  Cai o realizzati da singoli appassionati del luogo, ma sono pochi e coprono una piccolissima parte dei sentieri disponibili.

Nella foto che si allega si può vedere un piccolo Screenshot dei molti sentieri che invece esistono.

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